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il legame d'attaccamento

La Relazione sicura tra la mamma e il suo bambino

Il legame di attaccamento

La relazione sicura tra la mamma e il suo bambino, dipende dal legame di attaccamento, che si crea non appena il piccolo viene al mondo.

Quando nasciamo la prima cosa che impariamo a conoscere è la sensazione di stare tra le braccia della mamma.

Se facciamo uno sforzo, forse possiamo ‘ricordare sotto pelle’, cosa prova un bambino appena nato, protetto, tra le braccia della mamma.

Il calore, il respiro, le parole sussurrate, il contatto con la pelle, il riparo dell’abbraccio. Tutto questo offre al bambino SICUREZZA.

Crescendo le cose non cambiano e quel bambino continuerà a pensare che il luogo più sicuro al mondo sia quello, tra le braccia delle persone a cui vuole bene.

La mamma, da parte sua, dovrà imparare a conoscere la creatura che ha tra le braccia.

La sua missione sarà quella di capire come farlo calmare, quando e come nutrirlo, come farlo addormentare, come provvedere al suo benessere, SINTONIZZANDOSI con lui.

Questa ricerca di sintonia madre-bambino contribuisce a creare il LEGAME DI ATTACCAMENTO, che guiderà il bambino nelle sue relazioni future. Una relazione sicura tra la mamma e il suo bambino inoltre aiuterà il bambino anche nel rapporto con sè stesso.

Il bambino piange, la mamma (o il papà) risponde. Si accorge che il bambino non sta bene, che ha un bisogno, si attiva per cercare di capire come calmarlo e così ogni volta che succede.

Questo genera FIDUCIA nel bambino, che ad un livello istintivo, si sentirà protetto e al sicuro. Sicuro che i suoi bisogni verranno soddisfatti.

Ecco perché quando tutto va bene parliamo di attaccamento sicuro, che agisce positivamente anche sullo sviluppo cerebrale, come ci dicono le neuroscienze.

Il fatto di sapere che quando ho PAURA, o sono TRISTE, so da chi andare e so che troverò conforto, mi permette di sentirmi sufficientemente al sicuro e di poter esplorare il mondo, allontanandomi dai genitori per brevi periodi.

Il genitore è il porto sicuro cui far ritorno.

Il bambino sicuro, crescendo si allontanerà per periodi sempre più lunghi dalle figure di accudimento.

La sua autonomia crescerà e inizierà a relazionarsi con gli altri con fiducia, la stessa che ha caratterizzato le sue relazioni primarie.

E questo accadrà anche nei confronti di sé stesso. Se mi hanno trattato con indulgenza, comprensione, fiducia, saprò rivolgere questi sentimenti anche verso di me.

Saprò perdonare i miei errori, saprò amarmi, saprò rassicurarmi e sarò capace di ritrovare l’equilibrio, anche da adulto.

Purtroppo non sempre va così. Se io, mamma, non ho fatto questo tipo di esperienza da piccola, non mi sono sentita protetta e al sicuro, non ho avuto una mamma che si occupava di me quando ne avevo bisogno, non saprò come si fa.

Non saprò forse nemmeno gestire le emozioni che mi attraverseranno da mamma, la paura di non essere capace, il panico e il senso di impotenza.

La qualità della relazione d’attaccamento quindi determina la qualità delle nostre relazioni future, oltre alla nostra capacità di tollerare le emozioni.

Sapere questo ci permette di lavorare su di noi, come genitori.

Possiamo quindi accorgerci dei modi con cui ci relazioniamo con gli altri, che abbiamo imparato da piccoli,  e provare a cambiare quelli che non vanno più bene.

In un mio precedente articolo ho parlato delle diverse parti che ci abitano.

In terapia è possibile scoprire la propria parte Adulta, quella che ci guida nel QUI ed ORA.

Il nostro Adulto ci permette di mediare tra le nostre parti. Possiamo quindi allearci con lei, in modo che si PRENDA CURA di quel bambino che siamo stati, che non ha ricevuto protezione, conforto, attenzioni, cure.

Questo ci permette di RIPARARE le ferite del Bambino e ricreare esperienze di ATTACCAMENTO mai sperimentate nella realtà.

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