Come funziona l’EMDR?
Poniamo che tu abbia deciso di intraprendere una terapia EMDR, cosa ti aspetta?
Ti chiederò intanto di parlarmi della tua storia, focalizzandoti in particolare sulle esperienze difficili o traumatiche che hai vissuto. Partiremo da una di queste, di solito la più antica e ti chiederò alcune cose, ad esempio che immagine ti viene in mente pensando all’episodio, quanto fastidio di da ripensandoci, dove lo senti nel corpo. Ci posizioneremo su due seggiole, all’incirca una di fronte all’altra e ti chiederò di pensare all’immagine e nient’altro. Io inizierò a muovere due dita della mia mano a destra e a sinistra e tu non dovrai far altro che seguire con gli occhi il mio movimento, lasciando che la tua mente vada dove vuole andare, senza alcun controllo da parte tua.
Ogni tanto mi interromperò per chiederti “cosa noti” e andremo avanti così finchè il ricordo che prima ti creava sofferenza, piano piano non si affievolirà.
Come può il movimento delle dita risolvere un trauma?
Molti studi hanno evidenziato come questo movimento oculare, permetta all’informazione contenuta nel circuito neuronale, in maniera disadattava, di venire rielaborata, in modo da poter essere “digerita”, così da non produrre più sofferenza.
Il semplice movimento oculare a destra e a sinistra, permetterebbe quindi il dialogo tra i due emisferi e la conseguente guarigione dal trauma.